Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Io annuncio,
Gesù agisce

Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato,

ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:
nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno,
non recherà loro danno;
imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro,
fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto,
mentre il Signore agiva insieme con loro
e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

La nostra vita e la Parola
vg9magL’ascensione. Con la solennità dell’Ascensione entriamo in un tempo nuovo, il nostro tempo attuale, il tempo della Chiesa. Cristo è vivo e siede nei cieli, capo della umanità nuova, primogenito di fratelli che in lui sono rinati a vita nuova. Dice S. Agostino: “Se interroghi gli spazi è lontano, se interroghi l’amore è con noi”. Una parte dell’umanità abita già in Dio e chi abita in Dio abita in modo nuovo sulla terra, tanto che nel Padre Nostro diciamo: “come in cielo così in terra”.
Un uomo, Gesù di Nazareth, con il suo corpo glorioso, si trova là dove è Dio stesso. Discendendo sulla terra ha unito a sé la natura umana, ma salendo al cielo ha aperto per ogni uomo il cammino verso il Padre. Il vero posto dell’uomo è Dio, lontano da lì non c’è mai pace, e il Figlio ci ha preparato un posto nella Trinità “per darci la serena fiducia che dove è lui capo e primogenito, saremo anche noi sue membra” (prefazio dell’Ascensione).
La chiesa. È in virtù della resurrezione di Cristo che è l’ingresso in uno stato di vita nuovo, pieno e definitivo, che i suoi discepoli sono inviati ad annunciare la buona notizia che è il Vangelo. Loro predicano, il Signore agisce. Loro parlano, Egli trasforma i cuori. Loro incontrano gli uomini, Egli li guarisce. Tutto ciò accade perché Gesù agisce con loro. Gesù ha voluto legare la sua azione nel mondo a quella di pochi e poveri uomini.
L’annuncio del Vangelo non è la propaganda di un’idea nuova, è l’azione di Cristo attraverso coloro che egli manda. Egli conferma la predicazione con i segni e i prodigi. Chi annuncia il Vangelo è spettatore, egli per primo, di ciò che opera il Signore.
I segni. Ci sono segni inequivocabili che accompagnano quelli che credono. “Scacceranno il demonio”: chi crede scaccia il demonio, espelle dalla vita la rivolta contro Dio che abbruttisce l’uomo. “Parla lingue nuove”: chi crede parla in modo diverso, parla la lingua del vangelo, benedice e non maledice, parla a partire dalla fede, ha un nuovo linguaggio, argomenti nuovi e scopi diversi nella sua comunicazione. “Prenderanno in mano i serpenti”: non si lasceranno dominare dalla menzogna e dalla tentazione. “I veleni non recheranno loro danno”: se ho la fede i veleni di questo mondo che mi raggiungono non mi uccidono. “I malati guariranno”: imporre le mani è trasmettere la fede e questo risana l’uomo dalle sue malattie.
Don Andrea Campisi

Pubblicato il 9 maggio 2024

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Preghiamo per entrare nella volontà di Dio - Commento al Vangelo di domenica 5 maggio 2024
  2. Tutto dipende dalla potatura - Commento al Vangelo di domenica 28 aprile
  3. Il dramma dell’ovile - Commento al Vangelo di domenica 21 aprile 2024
  4. Gesù risorto non è un’astrazione - Commento al Vangelo di domenica 14 aprile 2024
  5. Non si perdona per il buon cuore - Commento al Vangelo di domenica 7 aprile 2024
  6. Ci precede in Galilea - Commento al Vangelo di domenica 31 marzo 2024
  7. I poveri di spirito credono in Lui - Commento al Vangelo di domenica 24 marzo 2024
  8. La gloria dell’uomo e la gloria di Dio - Commento al Vangelo di domenica 17 marzo 2024
  9. Se Gesù disturba troppo - Commento al Vangelo di domenica 10 marzo 2024
  10. Facciamo pulizia - Commento al Vangelo di domenica 3 marzo 2024
  11. Trasfigurarsi o sfigurarsi? - Commento al Vangelo di domenica 25 febbraio 2024
  12. Il diavolo si mette “di traverso” - Commento al Vangelo di domenica 18 febbraio 2024
  13. La vera malattia è l’orgoglio - Commento al Vangelo di domenica 11 febbraio 2024
  14. Se guarisce la suocera - Commento al Vangelo di domenica 4 febbraio 2024
  15. Il diavolo ama la confusione - Commento al Vangelo di domenica 28 gennaio 2024
  16. Il Vangelo non è solo un libro - Commento al Vangelo di domenica 21 gennaio 2024
  17. L’orologio non dimentica - Commento al Vangelo di domenica 14 gennaio
  18. Diventare amici dello Spirito Santo - Commento al Vangelo di domenica 31 dicembre 2023
  19. Dio non si è scordato di noi - Commento al Vangelo di domenica 24 dicembre 2023
  20. Che cosa ti dice il tuo «io»? - Commento al Vangelo di domenica 17 dicembre 2023

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente